Idrogeno, Bureau Veritas: “notevoli passi avanti” ma “quadro normativo rimane incompleto”

Dal Recovery and Resilience Facility (RRF), declinato nel PNRR italiano, al recente REPowerEU, l’idrogeno è presente come attore chiave per l’attuazione di piani di sviluppo ed indipendenza energetica per le nazioni dell’Unione Europea.

Tuttavia, “nonostante l'Unione Europea abbia compiuto notevoli progressi nella standardizzazione normativa per l'idrogeno, il quadro normativo rimane incompleto. Sono necessari ulteriori passi, come la tracciabilità dell'idrogeno e la certificazione dell'idrogeno rinnovabile, un quadro per l'uso in settori diversi dai carburanti rinnovabili e una definizione per l'importazione di idrogeno”.

In risposta a queste necessità, Bureau Veritas ha intercettato tre principali sfide che spaziano dalla produzione, al trasporto e stoccaggio, fino ad arrivare all’utilizzo perchè “la sostenibilità energetica è una sfida per il futuro che coinvolge tutti”. Ne parliamo con Simone Mausoli, Hydrogen Product Manager & Industry Innovation Manager di Bureau Veritas Italia

Il servizio di attestazione di compliance agli atti delegati alla RED II, offerto da Bureau Veritas, permette di attestare al mercato che il vettore energetico rientra nella definizione di idrogeno rinnovabile. Quali sono le più recenti evoluzioni e innovazioni offerte al mercato da Bureau Veritas?

Bureau Veritas è in grado di supportare i propri clienti nella verifica della conformità ai requisiti normativi in base ai quali l'idrogeno, i carburanti a base di idrogeno o altri carburanti sintetici possono essere considerati carburanti rinnovabili di origine non biologica (RFNBO), stabiliti nei due Atti Delegati C (2023) 1086 e C (2023) 1087 alla RED II. Queste condizioni si applicano sia ai produttori nazionali che ai produttori di paesi terzi che desiderano esportare idrogeno rinnovabile nell'UE. Gli Atti Delegati specificano le due regole principali in base alle quali gli RFNBO prodotti possono essere considerati completamente rinnovabili. L’Atto Delegato C (2023) 1087 definisce la soglia minima di risparmio delle emissioni di gas serra degli RFNBO e l'impronta di carbonio viene calcolata partendo dagli input di processo fino ad arrivare al consumo finale. Invece l’Atto Delegato C (2023) 1087 definisce le condizioni in base alle quali l'elettricità utilizzata per produrre RFNBO può essere considerata completamente rinnovabile.

Negli impianti industriali verificare l’idoneità all’uso di componenti come valvole, attuatori, connessioni idrogeno è fondamentale per realizzare strutture che operino in sicurezza. Il Type Approval Certificate rappresenta, dunque, uno strumento di garanzia per gli utilizzatori di idrogeno. Di cosa si tratta nello specifico?

Il "Type Approval Certificate" è un documento emesso da un'autorità o un organismo di certificazione che attesta la conformità di un componente, di solito un prodotto o una parte di esso, a specifiche normative, standard o requisiti tecnici. Questo certificato è una prova che il componente è stato testato, valutato e giudicato conforme ai criteri stabiliti. Nel contesto degli impianti industriali che utilizzano l'idrogeno, il Type Approval Certificate è un documento importante che attesta che i componenti come valvole, attuatori, connessioni o altri elementi impiegati nell'infrastruttura dell'impianto sono stati sottoposti a test rigorosi e soddisfano le normative e gli standard di sicurezza specifici per l'uso dell'idrogeno. Questo certificato fornisce una garanzia ai responsabili dell'impianto e agli utilizzatori che tali componenti sono adatti per l'uso con l'idrogeno e che rispettano gli standard di sicurezza necessari per prevenire incidenti o malfunzionamenti. In sintesi, il Type Approval Certificate è uno strumento di garanzia che offre una prova tangibile della conformità dei componenti utilizzati in impianti industriali con l'idrogeno alle normative e agli standard di sicurezza, contribuendo così a garantire un funzionamento sicuro dell'infrastruttura.

Cosa si è fatto e cosa manca per completare il quadro normativo

L'Unione Europea ha compiuto notevoli progressi nella standardizzazione normativa per l'idrogeno, con importanti atti legislativi adottati negli ultimi anni. La Direttiva Rinnovabili II (RED II) del 2022 e i Delegated Acts C (2023) 1086 e C (2023) 1087 del 2023 stabiliscono requisiti cruciali per la qualificazione di idrogeno e carburanti sintetici come fonti rinnovabili. Tuttavia, nonostante tali progressi, il quadro normativo per l'idrogeno rimane incompleto. Sono necessari ulteriori passi, come la tracciabilità dell'idrogeno e la certificazione dell'idrogeno rinnovabile, un quadro per l'uso in settori diversi dai carburanti rinnovabili e una definizione per l'importazione di idrogeno. L'UE mira alla neutralità climatica entro il 2050 e l'idrogeno è un protagonista chiave in questo percorso verso un'energia sostenibile e versatile. Completare il quadro normativo sull'idrogeno è cruciale per favorire il suo sviluppo sul mercato.

Il MASE, nell'ambito dell'investimento del PNRR "Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate", ha varato una misura che ha permesso la presentazione di iniziative progettuali promuovendo la realizzazione di Piani di decarbonizzazione industriale attraverso l’uso di idrogeno a basso contenuto di carbonio, la produzione di idrogeno rinnovabile, la realizzazione di dimostratori tecnologici. Queste agevolazioni hanno cambiato e ampliato il ventaglio di azione di Bureau Veritas?

Le agevolazioni offerte dal MASE nell'ambito dell'investimento del PNRR sull'utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate hanno avuto un impatto significativo su Bureau Veritas. L'azienda ha saputo capitalizzare su queste opportunità in diversi modi. In primo luogo, l'offerta di servizi di Bureau Veritas nel settore dell'idrogeno è stata notevolmente ampliata. Oltre alla già ampia gamma di servizi di certificazione, ispezione, verifica e formazione, l'azienda ha ora introdotto nuovi servizi dedicati al supporto nella redazione dei piani di decarbonizzazione industriale e nella progettazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile.

In secondo luogo, le agevolazioni hanno consentito a Bureau Veritas di investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti. Questo ha garantito che l'azienda sia in grado di offrire servizi di alta qualità, rispondendo alle crescenti esigenze complesse dei clienti, Questi progressi testimoniano la leadership di Bureau Veritas nel settore dell'idrogeno e la sua capacità di adeguarsi e rispondere in modo efficace a un mercato in costante crescita ed evoluzione. L'azienda si conferma come un partner affidabile per le imprese che puntano all'innovazione e alla sostenibilità nell'ambito dell'idrogeno.

Quanto è importante la ricerca e innovazione a supporto del percorso per uno sviluppo commerciale dei prodotti su tutta la filiera dell’idrogeno?

La ricerca e l'innovazione rivestono un ruolo vitale nel plasmare il futuro dell'energia idrogenica. L'evoluzione tecnologica permette processi di produzione più efficienti ed economici, riducendo i costi. Questo contribuisce a promuovere l'efficienza energetica e a sviluppare soluzioni più sostenibili, aiutando la lotta contro i cambiamenti climatici. Inoltre, apre la strada a nuove applicazioni e standard di sicurezza. Investire in ricerca nell'ambito dell'idrogeno non solo garantisce la competitività globale, ma crea anche occupazione e stimola la crescita economica. In questo contesto, Bureau Veritas partecipa e catalizza progetti di Open Innovation, con la visione che la ricerca e l'innovazione sono il fulcro della transizione verso un futuro energetico sostenibile.

A cura di Chiara Proietti